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Dott. Emanuel De Santis

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I Diritti del Debitore: Cosa Sapere per Tutelarsi

2024-09-13 22:14

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I Diritti del Debitore: Cosa Sapere per Tutelarsi

Hai dei debiti? Conosci i tuoi diritti? Scopri come gestire al meglio la tua situazione finanziaria. L'articolo illustra le tue tutele, le procedure per risolve

Introduzione

Essere un debitore può generare ansia e stress, ma è fondamentale conoscere i propri diritti per evitare abusi e trovare soluzioni adeguate. Questo articolo fornisce una panoramica sui diritti dei consumatori in difficoltà finanziaria, i rischi da evitare e le strategie per risolvere situazioni di debito, incluso l'importante ruolo del consulente del debito.


I Diritti del Debitore durante il Recupero Crediti

Anche durante il processo di recupero crediti, il debitore ha diritti specifici che devono essere rispettati, sia nei confronti dei creditori che delle società incaricate della riscossione. Questi diritti sono stati tutelati e confermati da diverse pronunce giurisprudenziali, che hanno definito in modo preciso i limiti entro i quali le società di recupero possono operare.


1. Diritto alla Privacy

Uno dei diritti fondamentali del debitore è il rispetto della ua privacy. Secondo il GDPR e il Codice della Privacy (D.Lgs. 196/2003), le società di recupero crediti non possono divulgare informazioni relative al debito a terzi senza il consenso del debitore. Questo include il divieto di coinvolgere familiari, datori di lavoro o amici durante il tentativo di riscossione.


2. Divieto di Molestie

Le pratiche scorrette come minacce, pressioni psicologiche o comportamenti aggressivi sono vietate dalle normative italiane e comunitarie. I contatti con il debitore devono avvenire in orari ragionevoli e in modo rispettoso.


3. Trasparenza


Le società di recupero crediti hanno l'obbligo di fornire informazioni chiare e dettagliate sull'importo del debito, le spese aggiuntive e le modalità di pagamento. Il debitore deve essere messo nelle condizioni di comprendere pienamente la propria situazione debitoria.


4. Diritto al Contraddittorio


Il debitore ha il diritto di contestare il debito, chiedendo chiarimenti o presentando obiezioni se ritiene che vi siano errori o irregolarità. Questo diritto è tutelato dalla Costituzione Italiana (art. 24) e dalla giurisprudenza nazionale.


5. Diritto alla Modulazione del Pagamento


Il diritto alla modulazione del pagamento prevede che il debitore possa richiedere una rateizzazione del debito in base alle proprie capacità economiche. Questo diritto si applica soprattutto nei casi in cui il debito è stato accumulato per eventi straordinari e imprevedibili, come malattia, perdita del lavoro o altre difficoltà personali.


6. Diritto all’Accesso alle Procedure di Composizione della Crisi


Il diritto all'accesso alle procedure di composizione della crisi è un diritto fondamentale che consente al debitore di richiedere l’intervento di procedure legali specifiche per la gestione dei debiti e la risoluzione della crisi economica. Queste procedure includono il piano del consumatore e l'accordo di ristrutturazione dei debiti.



  • Piano del Consumatore:  il piano del consumatore è una procedura prevista dalla Legge 3 del 2012 (Legge sul Sovraindebitamento). Questa procedura consente ai debitori, che non hanno agito con colpa grave o malafede, di proporre un piano di pagamento dei debiti che, se approvato dal giudice, diventa vincolante anche per i creditori contrari.
  • Accordo di Ristrutturazione dei Debiti: Questo accordo è previsto per le imprese e i privati che hanno accumulato debiti considerevoli e cercano una soluzione per ristrutturare il debito. Richiede l'approvazione di almeno il 60% dei creditori e, una volta omologato, diventa vincolante per tutti.




 


L'Importanza del Consulente del Debito

Affrontare situazioni di debito può essere complesso, e spesso i debitori non sono consapevoli delle opzioni a loro disposizione. Un consulente del debito rappresenta una figura chiave per:


  • Valutare la situazione finanziaria e identificare le migliori soluzioni per ridurre il debito;
  • Mediare con i creditori per negoziare piani di pagamento sostenibili, sfruttando capacità di negoziazione indispensabili per ottenere risultati vantaggiosi;
  • Assistere nella stesura del piano del consumatore o nell'accordo di ristrutturazione dei debiti;
  • Fornire consulenza su altre strategie, come il saldo e stralcio, che permette di estinguere il debito pagando una parte del dovuto.

Inoltre, se il consulente è iscritto come mediatore presso il Ministero della Giustizia, questo rappresenta un valore aggiunto, poiché certifica competenze specifiche nella gestione delle controversie, che possono essere di grande aiuto durante le trattative con i creditori.


Un consulente del debito può fare la differenza nel garantire che il debitore ottenga condizioni migliori e protezione legale, riducendo il rischio di compromettere ulteriormente la propria situazione economica.


Rischi da Evitare

Quando si affronta una situazione di debito, è cruciale essere consapevoli dei rischi che possono aggravare ulteriormente la situazione finanziaria. Ecco alcuni dei principali rischi da evitare:


1. Accordi di Pagamento Non Sostenibili

Accettare piani di pagamento irrealistici può rappresentare un rischio significativo per i debitori. I piani di pagamento che non tengono conto della reale capacità economica del debitore possono portare a difficoltà ulteriori, come il peggioramento della propria situazione finanziaria e l'ulteriore accumulo di debiti.


  • Esempi di piani non sostenibili: Rate troppo alte rispetto al reddito, scadenze troppo ravvicinate, o la mancanza di un margine per eventuali imprevisti.
  • Conseguenze: Il debitore potrebbe trovarsi costretto a saltare delle rate, portando a sanzioni, interessi di mora e ulteriori azioni legali da parte dei creditori.
  • Consiglio pratico: È essenziale effettuare una valutazione accurata della propria situazione economica e cercare di negoziare piani di pagamento che siano realistici e sostenibili. Un consulente del debito può aiutare a elaborare un piano che consideri tutte le entrate e le uscite, assicurandosi che il piano proposto sia fattibile a lungo termine.

2. Ignorare i Creditori

Non rispondere ai creditori o ignorare le loro comunicazioni è un errore comune che può portare a conseguenze gravi. La mancanza di comunicazione può essere interpretata come una mancanza di disponibilità a risolvere il problema, e può portare a ulteriori misure legali.


  • Conseguenze: I creditori potrebbero intraprendere azioni legali, come il pignoramento dei beni o l’avvio di procedure di recupero forzoso, aumentando il debito complessivo con spese legali e interessi.
  • Consiglio pratico: È fondamentale mantenere una comunicazione aperta con i creditori. Rispondere alle loro richieste e cercare di negoziare condizioni di pagamento può evitare che la situazione degeneri. La trasparenza e la disponibilità a discutere la propria situazione finanziaria possono aiutare a ottenere condizioni di pagamento più favorevoli e a prevenire azioni legali.

3. Società di Recupero Crediti Non Autorizzate

Verificare l’autorizzazione e la correttezza delle pratiche delle società di recupero crediti è essenziale per evitare abusi. Le società non autorizzate possono utilizzare metodi scorretti e illegali per recuperare i crediti, causando ulteriori problemi al debitore.


  • Esempi di pratiche scorrette: Minacce, molestie, comunicazioni non veritiere e l'uso di pressioni psicologiche per ottenere il pagamento.
  • Consiglio pratico: Verifica sempre che la società di recupero crediti sia registrata e autorizzata. In Italia, le società di recupero crediti devono essere iscritte presso l'Organismo di Composizione della Crisi (OCC) e rispettare le normative previste dalla Legge 3 del 2012. Inoltre, puoi consultare il sito web dell'Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali e il Registro delle Imprese per verificare l'affidabilità della società con cui hai a che fare.
  • Cosa fare se si subiscono abusi: Se sospetti di essere vittima di pratiche scorrette, è importante documentare tutte le comunicazioni e le azioni intraprese dalla società di recupero crediti e segnalare il caso alle autorità competenti, come l'Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali e le forze dell'ordine.

La Prescrizione dei Debiti

La prescrizione è un concetto giuridico fondamentale che stabilisce il termine entro il quale un creditore può legalmente esigere il pagamento di un debito. Dopo questo termine, il debito non è più esigibile per legge, e il debitore non può essere costretto a pagarlo. Comprendere la prescrizione dei debiti è cruciale per i debitori, poiché offre una via di uscita dalla responsabilità per debiti che non sono stati reclamati entro i termini previsti.


Tempi di Prescrizione dei Debiti

I tempi di prescrizione variano in base alla tipologia di debito. Ecco una panoramica dettagliata:


  • Debiti Ordinari: I debiti generali, non specificamente regolati da altre normative, si prescrivono in 10 anni. Questo termine è previsto dal Codice Civile italiano (art. 2946), e si applica a debiti di natura contrattuale o extra-contrattuale che non rientrano in categorie specifiche.
  • Bollette di Gas, Luce, Acqua: Dal 2018, i debiti per bollette di servizi pubblici come gas, luce e acqua si prescrivono in 3 anni. Questa riduzione del termine è stata introdotta dalla Legge 205/2017 (Legge di Bilancio 2018) per allineare le prescrizioni ai tempi di modernizzazione dei servizi e alle esigenze di maggiore tempestività nelle richieste di pagamento.
  • Bollette del Telefono: Le bollette per servizi telefonici si prescrivono in 5 anni. Questa prescrizione è prevista dall'articolo 2948 del Codice Civile, che specifica i termini per i crediti derivanti da contratti di somministrazione di beni e servizi.
  • Canoni di Locazione: I debiti relativi ai canoni di locazione si prescrivono in 5 anni. Questa prescrizione è stabilita dall'articolo 2948, comma 1, numero 1 del Codice Civile, che si applica ai debiti derivanti da contratti di locazione e affitto.
  • Carte di Credito e Conti Bancari: I debiti relativi a carte di credito e conti bancari si prescrivono generalmente in 10 anni, come previsto dall'articolo 2946 del Codice Civile. Questo lungo termine riflette la natura spesso complessa e prolungata dei debiti bancari e dei prestiti.

Interruzione e Sospensione della Prescrizione

La prescrizione può essere interrotta o sospesa in determinate circostanze, che fanno ripartire il conteggio dei termini da zero:


  • Richiesta di Pagamento Formale: Una richiesta formale di pagamento, come una raccomandata con ricevuta di ritorno o una PEC (Posta Elettronica Certificata), può interrompere la prescrizione. Questo perché la richiesta di pagamento dimostra che il creditore ha tentato di esercitare il suo diritto di esigere il debito.
  • Riconoscimento del Debito: Se il debitore riconosce ufficialmente il debito, ad esempio effettuando un pagamento parziale o dichiarando di essere in debito, il termine di prescrizione riparte da zero. Questo riconoscimento può avvenire anche tramite comunicazioni scritte o accordi verbali confermati.

Effetti della Prescrizione

Una volta che il termine di prescrizione è scaduto, il debitore può opporsi alla richiesta di pagamento sollevando l'eccezione di prescrizione. Tuttavia, è importante notare che la prescrizione non è automatica; deve essere sollevata dal debitore nel contesto di eventuali azioni legali o procedure di recupero crediti.


 



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